'Interno Chiesa San Pietro'
...La struttura oggi esistente si presenta ad aula rettangolare unica
di m. 7 x 12, col tetto a due
spioventi sorretto da capriate lignee; la parete di fondo, sulla quale
è stata ricavata una piccola
nicchia absidale in cui è inserito l' altare, presenta un affresco
centrale raffigurante una bella
Crocifissione con ai lati le figure di due santi, San Benedetto Abate
e un Vescovo di sicura
epoca posteriore; deturpata da crepe e rigonfiamenti dell'intonaco la
parete minaccia di cadere
a terra a causa di infiltrazioni di umidità proveniente dall'alto.
L' acqua piovana ha trovato il suo ingresso nell ' attacco di un edificio
odierno addossato alla
parete di fondo, costruito negli anni '77 con funzioni di camera mortuaria
e di alloggio per il
custode; questo fabbricato, oltre a costituire un elemento di vile deturpamento
del complesso,
reca danno alla chiesa che meriterebbe maggiori attenzione per la sua
antichità ed unicità.
Delle due pareti laterali, una, totalmente spoglia, presenta due piccole
finestre con larga
strombatUra verso l'interno dalle quali prende luce tutta l'aula essendo
queste poste a
mezzogiorno, l'altra che rivolge a settentrione è senza finestre
per lasciare l'ampia superficie
alla figurazione esistente, affrescata con quattro grandi quadri e quattro
scene diverse.
La prima, da sinistra a destra, rappresenta una delicata Natività
di Gesù, la seconda una
Deposi/io di Nostro Signore dalla croce, la terza una Madonna col Bambinello
tra gli angeli,
l'ultima il primo miracolo di S. Benedetto ad Affile, con in primo piano
il santo e la sua
nutrice col vaglio rotto ed il cas/rum di Affile medioevale sullo sfondo.
La scritta in lettere cubitali " ET VIDETE SI EST DOLOR SICUT DOLOR
ME US" e la
datazione dell ' opera MCCCCLXX111 percorrono il fondo delle cornici nella
loro totale
lunghezza, da cui si deduce che gli affreschi, attribuibili ad ignoto
di scuola umbra, come pure
l'edificio in questione, siano antecedenti l'anno 1473. Oltre che per
la notevole qualità della
I fattura, gli affreschi sono una pietra miliare per la storia di Affile
proprio perche la scena del
miracolo di S. Benedetto ci mostra il castrum di Affile, visto dalla collina
dì S. Pietro così
come doveva presentarsi all'autore ne11400, alcuni secoli dopo dal primo
incastellamento del
paese sulla collina di Castelluzzo e di via della Torre. Il castrum sullo
sfondo, ora, appare più
intensamente edificato all'interno ed esternamente più munito di
mura e di torri, ci appare,
insomma, notevolmente accresciuto in confronto a quello rappresentato
dal pennello del
Magister Conxolus nella chiesa inferiore del Sacro Speco di Subiaco appena
due secoli
prIma.
La parete, su cui è situato l'ingresso rivolto a occidente con
portale rettangolare classico, è
alleggerita da due finestrini bassi che si aprono a fianco del portale.
Questo edificio quattrocentesco è l'ultimo frutto di altri rifacimenti
avvenuti nel corso del
millennio e dovrebbe poggiare su basamenti romani o forse preromani, in
quanto la prima
chiesa cristiana sorse sulla parte più alta del municipium romano
dove esisteva un tempio
dedicato a qualche dio pagano; la nascita della prima chiesa cristiana,
dunque, avvenne di
certo attraverso l'utilizzazione di una struttura più arcaica o
attraverso la rielaborazione delle
rovine di quella.
E' il secentista Mirzio che conferma come fossero ancora visibili ai suoi
tempi le "
antiquissimae parietes eius ecclesiae" le antichissime pareti di
quella chiesa.
Il primo restauro di questa chiesa avvenne nel 1824, allorche forse vennero
messi alla luce
gli affreschi ancor oggi visibili, l' altro, effettuato dalla Soprintendenza
ai beni culturali ed
ambientali del Lazio nel 1982, ne restaurò gli affreschi, ne reintegrò
le lacune e ne ricostruì
totalmente la copertura...
....Informazioni tratte dal libro 'AFFILE attraverso la sua trimillenaria
esistenza' di GIOVANNI SOZI, finito di stampare nel mese di Novembre 2002...
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