Il suo territorio fu dunque distribuito, in
base alla legge del 133 a.C., in lotti secondo una limitazione in centurie
e la proprietà privata, dove passava la via, era esonerata dall'obbligo
di pagare al demanio pubblico la servitù di passaggio.
L'oppidum romano doveva sorgere ad est del centro medioevale fortificato,
comprendendo l'attuale piazza S. Sebastiano, la chiesa di S. Pietro
col cimitero e la zona ad esso circostante.